Tra gli inquinanti che trattiamo in quanto professionisti della depurazione dell’aria, i composti organici volatili meritano un approfondimento. Tali sostanze, anche profondamente diverse tra di loro per composizione chimica, condividono una medesima caratteristica: l’estrema volatilità. Questa peculiarità, definita come la tendenza di un solido a sublimare e di un liquido a vaporizzare, rende necessario a fini di tutela ambientale il trattamento di questi composti. In questo articolo approfondiremo la natura dei composti organici volatili, la loro nocività per gli esseri umani e per l’ambiente e le tecnologie attualmente in uso per una corretta depurazione di queste sostanze.
COV COSA SONO E DANNI
I composti organici volatili, noti anche con l’acronimo COV, sono molecole di natura organica soggette ad elevata volatilità e sono particolarmente diffusi nell’industria dei solventi ( come i SOV, o sostanze organiche volatili). Si tratta perciò di sostanze a base di carbonio dotate di relativamente basso punto di ebollizione (sempre sotto i 100°), che si possono trovare in atmosfera sotto forma di gas. Queste sostanze bassobollenti vengono classificate come nocive dalla normativa vigente nel caso in cui ad una temperatura di 291,15 K (20 °C) abbiano una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore. Pertanto nei processi industriali in cui si sviluppano queste sostanze si rende necessario un trattamento di depurazione costante dell’aria, chimico o biologico. I COV infatti, se non trattati opportunamente e presenti in atmosfera in concentrazione superiore alla soglia consentita, possono causare gravi danni alle vie respiratorie e aumentare la probabilità di sviluppare tumori e leucemie.
COMPOSTI ORGANICI VOLATILI ELENCO
COV | FORMULA | MASSA MOLARE | PUNTO DI EBOLLIZIONE | DENSITÀ |
BENZENE | C6H6 | 78,11 g/mol | 80,1 °C | 876 kg/m³ |
TETRACLOROETENE | C2Cl4 | 165,83 g/mol | 121,1 °C | 1,62 g/cm³ |
FORMALDEIDE | CH2O | 30,031 g/mol | -19 °C | 815 kg/m³ |
METIL-TERZ-BUTIL ETERE | C5H12O | 88,15 g/mol | 55,2 °C | 740 kg/m³ |
PROPANO | C₃H₈ | 44,1 g/mol | -42 °C | 493 kg/m³ |
BUTANO | C₄H₁₀ | 58,12 g/mol | -1 °C | 2,1 kg/m³ |
ESANO | C₆H₁₄ | 86,18 g/mol | 69 °C | 655 kg/m³ |
LIMONENE | C10H16 | 136,24 g/mol | 176 °C | 841 kg/m³ |
CLOROFORMIO | CHCl₃ | 119,38 g/mol | 61,2 °C | 1,49 g/cm³ |
DICLOROMETANO | CH2Cl2 | 84,93 g/mol | -96,7 °C | 1,33 g/cm³ |
COME TRATTARE UN COMPOSTO VOLATILE ORGANICO
Il trattamento dei composti organici volatili ai fini di un adeguamento alla normativa in merito è sempre realizzato su misura, in maniera calibrata e proporzionale alla conformazione del sito industriale interessato. Nel dettaglio, quando si progetta un impianto per il trattamento dei COV bisogna prendere in considerazione:
– la tipologia di composto organico volatile da abbattere
– la struttura dell’impianto su cui intervenire
Tra i COV più diffusi nei contesti industriali si trovano benzene, diverse tipologie di idrocarburi e la formaldeide. I contesti più comuni in cui il processo di produzione prevede la presenza di COV sono quello petrolifero e quello delle vernici: solventi, rivestimenti, film e spray possono rilasciare questa tipologia di sostanza anche durante l’applicazione e l’utilizzo.
La tipologia di impianto e di tecnologia da utilizzare per l’abbattimento di COV dipende sempre dalla sostanza da trattare:
– se solubile in acqua si può ricorrere a processi di abbattimento biologico;
– se non sufficientemente idrosolubile, allora si può ricorrere alla combustione termica tramite postcombustori (ossidatori termici), alla fotocatalisi o a processi di adsorbimento su carboni attivi (ideale per basse percentuali di inquinante).
Da BMB realizziamo impianti utilizzando la tecnologia migliore tra quelle elencate, sempre in relazione al COV da trattare e alla conformazione strutturale del sito interessato; in tutte le casistiche gli impianti di depurazione BMB hanno dimostrato un’efficacia pari a un abbattimento di COV superiore al 70% nel raggio di pochi km dall’impianto.
COMPOSTI ORGANICI VOLATILI: CASI STUDIO CORRELATI
Quando la conformazione del sito d’intervento non permette un ricircolo dell’aria naturale, dotiamo l’impianto di depurazione di un sistema di ventilazione industriale. I contesti in cui realizziamo impianti di depurazione corredati di sistema di ventilazione sono numerosi: dal petrolchimico al farmaceutico, dall’alimentare all’industria della carta e del packaging, dagli impianti di trattamento delle acque reflue a quelli per la produzione di vernici.
TRATTAMENTO ODORI INDUSTRIALI
Nel contesto dell'industria alimentare, abbattimento di NH3 e odori molesti con torre di lavaggio e moduli biofiltro chiuso
ABBATTIMENTO ODORI ACQUE REFLUE
Abbattimento degli odori generati dalle vasche di trattamento delle acque reflue. Impianto con biofiltro e torre di lavaggio.
TRATTAMENTO ODORI IMPIANTI DI STOCCAGGIO RIFIUTI
Impianti di lavaggio chimico non impattante in sito di stoccaggio rifiuti organici, per abbattere gli inquinanti presenti nell'aria.
TRATTAMENTO ACQUE REFLUE INQUINANTI E ODORI
Abbattimento delle fonti odorigene causate da composti solforati nella vasche di sedimentazione, con filtri Carbon Footprint.
OIL & GAS – Refinery
Impianto per gestire problematiche legare all'emizzione di agenti inquinanti generati dagli sfiati di processi produttivi.
OIL & GAS - Offshore
Applicazione di filtri fotocatalitici ad un sistema di carico per petroliere, per contrastare inquinanti prodotti dagli sfiati in un sistema di trasferimento di idrocarburi.
DEODORIZZAZIONE ARIA IMPIANTI INDUSTRIALI
Abbattimento delle emissioni generate dagli sfiati installati in serbatoi di stoccaggio di sostanze odorigene, come prodotti chimic, percolati e liquami.